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Molfetta. Fermo per la terza settimana di fila, il cantiere di Piazza Cappuccini continua a generare disagi alla cittadinanza e grattacapi all’amministrazione comunale
Il cantiere di Piazza Cappuccini è di nuovo fermo. Dopo la pausa estiva, residenti e commercianti hanno notato che i lavori procedevano a rilento e circa tre settimane fa sono stati nuovamente interrotti. Le cause sono diverse, come si apprende dal Comune di Molfetta, ma i cittadini che abitano e lavorano in zona sono ormai inconsolabili.
La presenza del cantiere da febbraio 2021 ha completamente cambiato volto a una zona che, fino a poco meno di due anni fa, era uno dei principali luoghi d’incontro della città. «Adesso è un mortorio – spiega un commerciante – la sera chiudiamo tutti prima del previsto perché non essendoci luce non entra nessuno in negozio. Inoltre l’H24 ad angolo con via Germano è diventato un punto di ritrovo per gente non proprio raccomandabile e di questi tempi la paura di qualche “visita indesiderata” purtroppo ci porta ad anticipare la chiusura. Facendo i conti da quando sono iniziati i lavori il mio fatturato si è ridotto di un buon 20% e non sono solo io in questa situazione, anzi, molti colleghi vivono difficoltà economiche ancora maggiori. Ogni due settimane poi devo far pulire vetri e imposte, ma magari il problema fosse solo la polvere. Ogni giorno ci sono auto parcheggiate in divieto di sosta, davanti ai passi carrabili e a ridosso della recinzione del cantiere, rendendo spesso impossibile la svolta tra viale Margherita e via Roma a navette e circolari, che cambiano percorso. Qui la situazione sta diventando insostenibile e con il cantiere fermo per la terza settimana di fila siamo sfiduciati, non sappiamo più cosa pensare».
I motivi di questo nuovo stop ai lavori sono diversi. Come appreso dal dirigente del V Settore Lavori Pubblici, l’ing. Domenico Satalino, si è ripresentato il problema legato al reperimento, questa volta delle lastre per la pavimentazione, in marmo di Trani, il Morato Moresco, con cui sono state costruite le sedute delle fioriere multifunzionali. Oltre al recupero delle basole antiche, infatti, è previsto l’inserimento di elementi in marmo utili a “definire l’ambito centrale della piazza a esedra, inquadrare il monumento a Vito Fornari e a conferirgli un maggiore risalto prospettico”, si legge nella relazione finale sulla gestione delle materie.
Stando sempre a quanto dichiarato, alle nuove difficoltà di reperimento del materiale lapideo, si aggiunge la necessità di eseguire una perizia di variante che rimodula il progetto, seppure in maniera minima, e i costi di realizzazione del progetto esecutivo. Il direttore dei lavori, l’architetto Francesco Paolo Arbore, ha ritenuto opportuno modificare leggermente la composizione delle specie arboree previste all’interno delle sette fioriere presenti, all’interno delle quali il progetto originario prevede la messa a dimora di altrettanti esemplari di Jacaranda Mimosaefolia blu, circondati da piante floreali perenni della specie Iberis. A questo si aggiunge un necessario aggiustamento dell’importo complessivo previsto inizialmente, conseguente all’aumento dei costi di materie prime e carburanti.
«Siamo in dirittura d’arrivo con la stesura della Perizia di variante – spiega il dirigente Satalino – e non appena abbiamo certezza della disponibilità dei materiali i lavori saranno portati a termine. Qualora la situazione non dovesse sbloccarsi a breve termine è chiaro che verrà inserita nella Perizia di Variante una modifica al progetto del lastricato per portare a conclusione un’opera su cui il Comune di Molfetta sta puntando tantissimo. È infatti intenzione dell’amministrazione comunale rendere Piazza Margerita di Savoia uno tra i luoghi pubblici più prestigiosi della città».
I lavori, affidati all’impresa barese Smacos Srl per un importo complessivo di circa 636mila euro in via di revisione, prevedono la ristrutturazione di una superficie di circa 1800 metri quadrati, su cui si sta eseguendo una riqualificazione del lastricato, la creazione di aree di sosta per le auto, di aree verdi e il rifacimento dell’impianto di illuminazione.
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