MOLFETTA. PER LEGITTIMO DIRITTO DI REPLICA PUBBLICHIAMO LA LETTERA DELLA LEGA DEL CANE SULL’AFFIDO DI YARI

volontaria250317

Molfetta. Riceviamo e pubblichiamo per legittimo diritto di replica la lettera ricevuta via facebook a firma del Presidente, del Consiglio Direttivo ed i Volontari della Sezione di Molfetta della Lega Nazionale per la difesa del Cane  con l’intento di chiarire le modalità di affido di Yari.

Prima della lettera alleghiamo il link della precedente pubblicazione: http://www.molfetta.ilfatto.net/index.php/segnalazioni/8903-molfetta-lettera-di-una-volontaria-in-merito-all-adozione-di-un-cane

 

Spett. Direttore de Il Fatto

Il Presidente, il Consiglio Direttivo ed i Volontari della Sezione di Molfetta della Lega Nazionale per la difesa del Cane, a tutela dell’immagine pubblica, dell’onorabilità e rispettabilità della propria Associazione, che da anni si batte e si prodiga in favore degli amici a quattro zampe, in merito alla lettera pubblicata in data 26/03/2017 a firma Tullia Colombo, a seguito di una attenta riflessione, finalizzata a ben comprendere se una eventuale replica pubblica non avesse quale conseguenza riflessa quella di dare ulteriore visibilità a chi non la merita, ritengono di non poter esimersi, a beneficio di verità e dei tantissimi tesserati, sostenitori e simpatizzanti dell’Associazione, dal riportare la vera ricostruzione dei fatti e precisare quanto segue :

La sig. Colombo fino all’agosto 2016, persona a noi sconosciuta poiché non ricoprente alcun ruolo ufficiale formalmente riconosciuto dalla Presidenza Nazionale della suddetta Associazione, autoreferenziandosi, chiedeva di ospitare presso il rifugio della sezione di Segrate (Mi) il cane Yari, allo scopo di procurargli una adozione.

Il Presidente della sezione di Molfetta, nella pienezza dei poteri a lei conferiti dallo Statuto Associativo, declinava cortesemente l’offerta motivandola con la necessità di ottenere per Yari una adozione famigliare senza sottoporlo allo stress del trasferimento in altra simile struttura, che non avrebbe giovato in alcun modo al cane, come confermato dall’educatore comportamentalista quotidianamente presente presso il rifugio Comunale di Molfetta.

Che senso avrebbe avuto, infatti, trasferire Yari da Molfetta a Segrate, solo per rinchiuderlo in un altro canile? Che senso avrebbe avuto, infatti, allontanare il cagnolino dalle volontarie che ogni giorno lo accudivano e coccolavano, e dunque procurargli un trauma, solo per portarlo in un altro paese, non certo superiore a Molfetta in quanto a probabilità di adozione?

A questo cortese e (soprattutto) motivato diniego, la Sig.ra Colombo rispondeva con una serie numerosa di e-mail con un crescendo di contenuti sempre più offensivi ed aggressivi, tali da indurre chi scrive ad informarne ufficialmente il Presidente Nazionale dell’Associazione.

Dopo attento esame della vicenda, ravvisando gli estremi di una gravissima violazione dei principi statutari, di libera determinazione, nonché del civile rapporto tra Sezioni, la medesima Presidenza provvedeva ad inviare “lettera di censura” alla Sig.ra Colombo.

Di tale censura, ovviamente, non vi è traccia nella lettera da Voi pubblicata, ma, siamo sicuri che si tratta di una “casuale dimenticanza” da parte della Sig.ra Colombo e proseguiamo nella narrazione.

Difatti, nel dicembre 2016, la Sig.ra Colombo cambiava idea, e stavolta inviava al Commissario Straordinario di Molfetta richiesta di adottare personalmente Yari.

Il Commissario girava per competenza la richiesta alla nostra Associazione.

Sebbene abbastanza perplessi per l’inusuale determinazione della richiedente nel voler ottenere per forza quel determinato cane, nonostante di certo non manchino anche a Segrate ed in tutte le Regioni d’Italia deliziosi cani da adottare, magari anche in condizioni di bisogno ben diverse da quelle di Yari, e nonostante la signora per sua stessa ammissione dichiarava di avere già 9 /10 cani, comprensibilmente dubbiosi su quello che potesse essere il reale fine della richiesta e la reale destinazione del cane, procedevamo comunque, proprio perché nessuno viene respinto o rifiutato a prescindere, e con la correttezza che sempre ci anima, come da protocollo consolidato per le adozioni.

Venivano pertanto richieste, mediante la compilazione di un questionario, le informazioni di routine del candidato, che successivamente avrebbe anche ricevuto la visita in loco del nostro educatore per proseguire la valutazione dell’adottante.

Tuttavia, la Sig.ra Colombo, dopo aver restituito il modello senza compilarlo per intero, dunque senza fornire quelle notizie assolutamente rilevanti per poter poi affidare un cagnolino ad una persona, ben continuava a palesare dissapori ed fastidio nei confronti delle procedure di adozione e più in generale della nostra Sezione Associativa.

Nel frattempo, abbiamo invece ricevuto ed avuto modo di esaminare altre richieste di adozione per Yari, tra le quali una che pareva particolarmente adeguata alle sue esigenze e pertanto, dopo aver espletato i consueti controlli ed assunto le necessarie informazioni (stavolta forniteci prontamente ed in modo corretto e completo), una nostra volontaria insieme al nostro educatore ha accompagnato il cane presso la famiglia richiedente, che è stata giudicata idonea e dove attualmente Yari si trova, con piena soddisfazione di tutti e del cucciolone in primis.

A questo punto, pur ritenendo di aver opportunamente illustrato il reale andamento della vicenda e nella speranza di non annoiare i lettori, precisiamo che :

– la nostra Associazione ben radicata nel territorio collabora con il Comune di Molfetta dal 1991, come unico interlocutore, con soddisfazione reciproca

– negli anni il numero dei cani ospitati nei rifugi Comunali si è ridotto del 30% nonostante gli ingressi

– ogni anno vengono effettuate 80/100 adozioni la cui documentazione è in possesso del Servizio Veterinario e dell’ Amministrazione Comunale e consultabile pubblicamente;

– ogni anno in collaborazione con il servizio veterinario e non, vengono effettuate oltre 100 sterilizzazioni, senza soluzione di continuità anche nei periodi di fermo da parte della Asl durante i quali l’Associazione si è fatta carico economico delle stesse;

– la nostra Associazione vincitrice di gara d’appalto di evidenza pubblica, riceve un corrispettivo economico “ forfettario“ e non “a cane”, per far fronte alle spese mediche, all’acquisto di cibo e per garantire la tutela del benessere fisico e sanitario degli animali fuori e dentro i rifugi Comunali, in conseguenza è evidente che la Lega non ottiene benefici economici ad ospitare più cani o ad ostacolare le adozioni.

– non vi è stato alcun “ esodo biblico “di volontari bensì un fisiologico ricambio e un allontanamento di 3 personaggi le cui vicende sono note alla Presidenza Nazionale, per aver procurato nocumento alla Associazione Nazionale;

In conclusione, e pur con rammarico, date le gravi ed infondate accuse ed allusioni contenute nella lettera della Sig.ra Colombo, siamo costretti in ogni caso a comunicare che la stessa è al vaglio del nostro legale di fiducia, e che ogni opportuna azione verrà intrapresa per tutelare l’immagine della Lega Nazionale della Difesa del Cane Sezione di Molfetta.

Molfetta 29/03/2017 Il Presidente di Sezione

Dott. Mariangela La Volpe