MOLFETTA - Un concorso con in premio un regista e una troupe cinematografica. È quello vinto da Lucrezia Ciccolella, III A del Liceo Classico.
Lucrezia ha scritto il soggetto, ispirata dalle foto degli ex alunni morti nella Grande guerra, esposte da tempo immemorabile nei corridoi del Classico e sapendo che nelle stesse aule dove ora quegli eventi si studiano, gli studenti discussero, si divisero fra interventisti e neutralisti, mostrarono la cartolina che li chiamò alle armi. Ha scelto Mauro Marzocca fra i nomi registrati nella lapide all’ingresso, ne ha trovato traccia nei registi scolastici, seguito la storia, immaginato quel che poteva essere accaduto fra lui ed un compagno di classe, Giuseppe Nisio, supponendoli amici, ma divisi dalla posizione ideologica e dal destino: uno morto combattendo, l’altro risparmiato.
MOLFETTA – Un concorso con in premio un regista e una troupe cinematografica. È quello vinto da Lucrezia Ciccolella, III A del Liceo Classico.
Lucrezia ha scritto il soggetto, ispirata dalle foto degli ex alunni morti nella Grande guerra, esposte da tempo immemorabile nei corridoi del Classico e sapendo che nelle stesse aule dove ora quegli eventi si studiano, gli studenti discussero, si divisero fra interventisti e neutralisti, mostrarono la cartolina che li chiamò alle armi. Ha scelto Mauro Marzocca fra i nomi registrati nella lapide all’ingresso, ne ha trovato traccia nei registi scolastici, seguito la storia, immaginato quel che poteva essere accaduto fra lui ed un compagno di classe, Giuseppe Nisio, supponendoli amici, ma divisi dalla posizione ideologica e dal destino: uno morto combattendo, l’altro risparmiato.
Un soggetto, accompagnato da foto e da uno story board da Lucrezia stessa disegnato, risultato vincitore con questa motivazione: “Per la complessità del materiale presentato, che già mostra una certa sensibilità cinematografica e la drammaticità del tema: l’Italia divisa su due fronti – interventisti e neutralisti – che ci viene restituita grazie alle lettere di due amici con posizioni drammaticamente diverse”.
Come premio, vederlo realizzato in un cortometraggio, grazie alla collaborazione di professionisti messi a disposizione dalla Rete degli Spettatori, partner del Ministero della Pubblica istruzione che ha bandito il concorso.
Edoardo Winsperare è stato individuato come tutor. Venerdì 23 aprile è arrivato al Liceo e, per passare dalla storia alla sceneggiatura, ha animato un brain storming che ha appassionato Lucrezia, la Dirigente scolastica, per un giorno dimentica dell’assillo delle carte, la docente referente e un gruppo di studenti.
Un lavoro partecipato, da cui sono passate però lezioni importanti. L’importanza della qualità, ad es., anche se si tratta di un lavoro scolastico. “Si tratta di una storia interessante e perfetta per un cortometraggio, ma voglio tu sia l’autrice di un film importante per la vostra scuola e per Molfetta”, ha affermato il regista salentino, ma difficile pensare a un film in costume, quindi ha proposto di attualizzare la storia, immaginandola come un parallelo fra Lucrezia che svolge la sua ricerca, mentre nella scuola si creano fazioni su una questione di attualità. “Tutto il mondo è piano di Marzocca e Nisio – ha affermato Winsperare – io per primo sono uno che mi appassiono e credo molto: credo nel potere dell’arte e credo nel politica”.
Ha indicato come procedere nel lavoro: “Immaginatevi il personaggio, il Marzocca di ora, più moderato, e il suo antagonista più tosto e coraggioso; come se sapeste tutto di lui, anche quello che non è scritto, cosa pensa, che tipo di vestiti ha”.
La palla torna agli studenti, che dalle sintesi delle idee venute fuori da questo incontro, elaboreranno una sceneggiatura da sottoporre a Winsperare. Un lavoro importante in sé, per ragazzi che hanno la possibilità di misurarsi con nuove competenze con una guida competente e disponibile.