MOLFETTA. PATTO CITTÀ-CAMPAGNA: MOLFETTA VINCE IL BANDO DI PROGETTAZIONE

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MOLFETTA - Il Comune è capofila del raggruppamento con Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia. “Vogliamo ridurre l'inquinamento nella zona del depuratore, promuovendo la buona agricoltura e valorizzando il paesaggio agrario”. L’idea risultata vincente è basata sulla tutela del contesto agrario e della risorsa “acqua” nell'area compresa tra Torre Calderina, le Grotte di Ripalta e la Murgia Barese. 

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MOLFETTA – Il Comune è capofila del raggruppamento con Bisceglie, Corato e Ruvo di Puglia. “Vogliamo ridurre l’inquinamento nella zona del depuratore, promuovendo la buona agricoltura e valorizzando il paesaggio agrario”. L’idea risultata vincente è basata sulla tutela del contesto agrario e della risorsa “acqua” nell’area compresa tra Torre Calderina, le Grotte di Ripalta e la Murgia Barese. 

Il Comune di Molfetta arriva primo e vince il bando di progettazione città-campagna promosso dalla Regione Puglia e dall’Assessorato all’Urbanistica guidato da Angela Barbanente. Insieme ai Comuni di Bisceglie, Ruvo e Corato, Molfetta aveva presentato alla Regione una proposta legata all’area di Torre Calderina e alla zona costiera interessata dagli scarichi dei depuratori dei Comuni partecipanti al progetto, basato sulla chiusura del ciclo dell’acqua con il riuso in zona agricola. La giunta aveva approvato il progetto con la delibera n. 65 del 2014.

“In coerenza con lo scenario strategico del PPTR, i tecnici comunali che hanno collaborato alla stesura della proposta su indicazione delle Amministrazioni, hanno elaborato un progetto avanzato e ambizioso con l’obiettivo di valorizzare le zone rurali, migliorando il legame tra la città (e i suoi impattanti scarichi fognari derivanti da attività urbane e produttive) e la campagna, non solo migliorando il contesto territoriale con la sistemazione delle lame che dalla Murgia arrivano fino alla nostra costa, ma anche creando un’opportunità per una agricoltura innovativa e di qualità. Il tutto sul filo conduttore della valorizzazione del paesaggio e della tutela della risorsa idrica, attraverso la promozione della cultura dell’acqua: dunque riduzione dell’inquinamento delle acque, riuso virtuoso delle acque depurate con la chiusura del ciclo dell’acqua, risparmio idrico, minore impatto inquinante dei nostri depuratori sulle acque balneabili del tratto di costa che va da Torre Calderina alle Grotte di Ripalta”, spiega l’assessore all’ambiente Rosalba Gadaleta, che negli scorsi mesi ha coordinato il tavolo di lavoro che ha redatto il progetto. “L’ottica della proposta è quella di superare le criticità legate al forte insediamento di attività produttive che insiste nell’area e che ha compromesso ampie parti di territorio, interrompendo soprattutto la continuità del sistema idrografico superficiale e delle lame. Con questo progetto scommettiamo sulla ricostruzione della trama agraria e sulla valorizzazione del sistema storico architettonico delle torri e dei casali in cui è inserito il nostro territorio”.

“Grazie ai 26.000 euro che la Regione ci dà per la progettazione, potremo perfezionare un progetto di area vasta con gli altri Comuni coinvolti,  per ripensare al sistema di accumulo della risorsa idrica trattata e per ripristinare le condotte che attraversano l’agro, per far confluire le acque di uscita dagli impianti di depurazione esistenti a mare in un sistema virtuoso e controllato. Questo ci permetterà di migliorare il carico insediativo sulla costa, oggi altamente impattante. Il progetto sarà perfezionato dai tecnici e candidato ai prossimi fondi strutturali europei, per un investimento importante che avrà una ricaduta ambientale su un tratto di territorio, tra agro e costa, sulla cui riqualificazione insieme al Comune di Bisceglie vogliamo scommettere”, aggiunge Rosalba Gadaleta.

“La zona di agro e di costa che sarà interessata dall’intervento ha vissuto per anni l’inesorabile destino di stress ambientale legato ai depuratori e al loro malfunzionamento e ai numerosi insediamenti industriali. Dalla campagna alla battigia, impianti obsoleti e incapaci di reggere gli scarichi e uno sviluppo industriale non sempre sostenibile hanno compromesso lo stato delle campagne e del mare tra Molfetta e Bisceglie. Ma la zona è interessata da attività produttive agricole e da un interesse paesistico grande e noi crediamo nella sua riconversione in area di pregio paesaggistico, turistico e culturale e nel ritrovamento di un equilibrio ambientale”, aggiunge il Sindaco Paola Natalicchio.

“In pochi mesi – prosegue il Sindaco – abbiamo riattivato un depuratore al collasso, e con una forte pressione su Aqp che oggi lo gestisce abbiamo assicurato l’immediata ripartenza dei lavori di ampliamento dell’impianto. Proprio per la fine di aprile abbiamo organizzato, anche insieme all’Associazione Imprenditori Molfetta, una riunione con Aqp e con gli operatori della adiacente zona industriale per fare prevenzione sugli scarichi delle acque e contenere il preoccupante fenomeno degli scarichi anomali. Intanto con l’Aip va avanti il progetto di condotta sottomarina che noi sosteniamo e che consentirà di evitare lo scarico delle acque depurate in battigia, con il miglioramento previsto per la balneabilità della zona. Oggi, con la vittoria di questo bando per la progettazione, prende il via un intervento sull’intera area che combina la sfida del risparmio idrico a quella della qualità ambientale. Si tratta di scommettere sulla costa Nord del nostro territorio, sulle sue potenzialità e sul superamento delle sue criticità. Ringraziamo la Regione e l’assessore Angela Barbanente per aver riconosciuto le potenzialità importanti di questo progetto e la portata di questa sfida”.

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