MOLFETTA. ANCORA UN INCENDIO: ADESSO INIZIANO LE “AUTOCOMBUSTIONI” DELLE AUTO RUBATE

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MOLFETTA - Di incendi di autovetture prima si parlava quasi ogni giorno, adesso non se ne parla più. Gli incendi però continuano. L'incendio delle autovetture all'improvviso, o quasi (da circa due anni esattamente), è diventato argomento scomodo, di cui non si deve più parlare. Il motivo è molto semplice: non è più possibile utilizzare l'argomento contro chi governa la città. Quelli che lo hanno fatto in passato, oggi fingono che il problema non esista. La motivazione è semplice: oggi governano loro. 

Sono quasi tre anni che il Sindaco precedente si è dimesso e sono già quasi due anni che governano quelli che hanno fatto campagna elettorale contro quelli che governavano prima, anche sull'ordine pubblico, o su fenomeni come quello dell'incendio delle autovetture. Spiegato il motivo perchè oggi se ne parla poco, pochissimo. Gli incendi però, come detto, continuano come prima. 

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MOLFETTA – Di incendi di autovetture prima si parlava quasi ogni giorno, adesso non se ne parla più. Gli incendi però continuano. L’incendio delle autovetture all’improvviso, o quasi (da circa due anni esattamente), è diventato argomento scomodo, di cui non si deve più parlare. Il motivo è molto semplice: non è più possibile utilizzare l’argomento contro chi governa la città. Quelli che lo hanno fatto in passato, oggi fingono che il problema non esista. La motivazione è semplice: oggi governano loro. 

Sono quasi tre anni che il Sindaco precedente si è dimesso e sono già quasi due anni che governano quelli che hanno fatto campagna elettorale contro quelli che governavano prima, anche sull’ordine pubblico, o su fenomeni come quello dell’incendio delle autovetture. Spiegato il motivo perchè oggi se ne parla poco, pochissimo. Gli incendi però, come detto, continuano come prima. 

Le autovetture continuano a prendere fuoco, con frequenza inaudita e quasi sempre nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino. Chi governa oggi tace. Qualche anno fa in campagna elettorale sbraitava dai palchi per raccattare voti anche sull’ordine pubblico. Chi urlava dai palchi, qualche anno fa, dovrebbe semplicemente dire che non ha responsabilità, ma in questa maniera ammetterebbe anche che pure chi governava prima non aveva responsabilità. In pratica dovrebbe ammettere non solo di aver mentito, in campagna elettorale, ma anche di aver preso in giro gli elettori (cosa che per la verità non si è verificata solo sull’ordine pubblico). Una cosa non semplice, sarebbe poi, l’ammissione delle plateali menzogne degli scribacchini il cui squallore, oggi, è a tutti evidente. 

Altro problema: “l’autocombustione”. Se “autocombustione” deve essere, che “autocombustione” sia, anche per le auto rubate. Ebbene si, l’ultimo caso di “autocombustione” ha riguardato alle ore 5.00 di questa mattina, in via Giordano Bruno, una Opel Corsa rubata a Terlizzi qualche giorno prima. Sino ad oggi su questi incendi notturni di autovetture, non si è letteralmente cavato un ragno dal buco. La “via dell’autocombustione” era comoda, facile e a portata di mano. Il fenomeno non si è affatto arrestato. La versione ufficiale è stata sempre quella delle “autocombustioni”. Qualcuno ha giustamente sostenuto che le autovetture moderne, in specie quelle locali, sono “altamente infiammabili”. E anche quelle rubate, ci mancherebbe altro, sono soggette ad “autocombustione”, salvo qualcuno oggi non voglia sostenere l’idea, che occorre approfondimere meglio solo perchè l’auto era rubata. Anche qui, le contraddizioni rispetto al passato, sarebbero tante.

L’incendio di stamattina, come sempre è stato domando dai Vigili del Fuoco, celermente intervenuti. 

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