MOLFETTA. I GIOVANI DEMOCRATICI INDIGNATI COMMENTANO LA ATTUALE SITUAZIONE POLITICA NEL PD LOCALE

Molfetta - Riceviamo e pubblichiamo:

In questi giorni sui siti web e negli incontri fioccano consigli nei confronti dei Giovani Democratici.

Come gruppo giovanile sentiamo la necessità di rispondere all'uscente segretario Calvani e a quanti come lui durante l'assemblea degli iscritti del Pd hanno mosso accuse nei nostri confronti.

Va detto che questa comunità è parte integrante del nostro PD e non ne è una realtà assestante, come molti possano pensare. E' una palestra utile per avvicinare i più giovani alla politica e iniziare ad interessarsi ad essa; un modo per aprire il mondo complicato dei partiti alla città. Molti di noi, tra poco, saranno anagraficamente fuori da questa esperienza ma porteranno sempre con sé il bagaglio di esperienze politiche ed umane che ha accumulato ed i princìpi che su cui si fonda la Giovanile del PD.

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Molfetta – Riceviamo e pubblichiamo:

In questi giorni sui siti web e negli incontri fioccano consigli nei confronti dei Giovani Democratici.

Come gruppo giovanile sentiamo la necessità di rispondere all’uscente segretario Calvani e a quanti come lui durante l’assemblea degli iscritti del Pd hanno mosso accuse nei nostri confronti.

Va detto che questa comunità è parte integrante del nostro PD e non ne è una realtà assestante, come molti possano pensare. E’ una palestra utile per avvicinare i più giovani alla politica e iniziare ad interessarsi ad essa; un modo per aprire il mondo complicato dei partiti alla città. Molti di noi, tra poco, saranno anagraficamente fuori da questa esperienza ma porteranno sempre con sé il bagaglio di esperienze politiche ed umane che ha accumulato ed i princìpi che su cui si fonda la Giovanile del PD.

 

Il disagio che spesso ed ultimamente non riusciamo a nascondere non ha nulla a che vedere con la NON attribuzione di incarichi amministrativi e/o gestionali. Agli incarichi preferiamo la buona amministrazione.
Consulta giovanile, PAES, efficientamento edifici pubblici. efficientamento trasporto pubblico con mezzi a basso impatto ambientale, wi-fi gratuito nelle nostre principali piazze, pali di pubblica illuminazione a led, parcometri, telecamere ZTL, nuovo Piano del Commercio e codice etico dello sport. Giusto qualche esempio di quali siano le politiche sui cui siamo impegnati da mesi.

Piuttosto il disagio nasce da esempi negativi in cui siamo costretti ad  imbatterci e che spesso siamo costretti a mal tollerale; situazioni che ci sbattono crudelmente in faccia come la politica possa costituire fonte di guadagno per taluni e non  un esercizio di partecipazione e democrazia gratuita.

Insomma siamo stanchi della politica da “cerchio magico” ancor più di essere considerati degli alza mano.
Perché, purtroppo, è questa la logica politica a cui avrebbero voluto condannarci nel nostro circolo cittadino.
Giovani con la schiena dritta che non appena si sottraggono a logiche di potere, imposte dalla nostra dirigenza, vengono additati come venduti.

Non un valore aggiunto ma terra di conquista per qualcuno.

Ed è proprio a questa presa di posizione che ci siamo sottratti, a quella logica malsana del “do ut des” che mal si lega con la nostra generazione, con i nostri ideali e con la nostra idea di politica.

Per questo siamo seriamente indignati! Ed il silenzio assordante che ci circonda ci irrita.

Ed è vero che la strumentalizzazione è sempre dietro l’angolo, come la volontà di tenere questa comunità estranea nell’assumere decisioni che vengono sempre più spesso prese in studi privati, o come la volontà di confinarla come argenteria buona in una credenza per sfoderarla nei momenti migliori (le campagne elettorali ad esempio).

Ma noi siamo, per così dire, indisciplinati rumorosi e fastidiosi, intransigenti e radicali.Con noi stessi prima che con gli altri.

Siamo quelli che, contrariamente a come, qualche dirigente si è affrettato ad affermare, “non si vendono per un piatto di lenticchie”. Amiamo il nostro partito e non ci sottraiamo alle sfide, non scappiamo dagli impegni.

Siamo la generazione che ha costituito la giovanile in questo Partito, che ha costruito un patto con i propri elettori e che ha intenzione di mantenerlo.

In questi giorni sui siti web e negli incontri fioccano consigli nei confronti dei Giovani Democratici.

 

Come gruppo giovanile sentiamo la necessità di rispondere all’uscente segretario Calvani e a quanti come lui durante l’assemblea degli iscritti del Pd hanno mosso accuse nei nostri confronti.

 

Va detto che questa comunità è parte integrante del nostro PD e non ne è una realtà assestante, come molti possano pensare. E’ una palestra utile per avvicinare i più giovani alla politica e iniziare ad interessarsi ad essa; un modo per aprire il mondo complicato dei partiti alla città. Molti di noi, tra poco, saranno anagraficamente fuori da questa esperienza ma porteranno sempre con sé il bagaglio di esperienze politiche ed umane che ha accumulato ed i princìpi che su cui si
fonda la Giovanile del PD.

 

Il disagio che spesso ed ultimamente non riusciamo a nascondere non ha nulla a che vedere con la NON attribuzione di incarichi amministrativi e/o gestionali. Agli incarichi preferiamo la buona amministrazione.

Consulta giovanile, PAES, efficientamento edifici pubblici. efficientamento trasporto pubblico con mezzi a basso impatto ambientale, wi-fi gratuito nelle nostre principali piazze, pali di pubblica illuminazione a led, parcometri, telecamere ZTL, nuovo Piano del Commercio e codice etico dello sport. Giusto qualche esempio di quali siano le politiche sui cui siamo impegnati da mesi.

 

Piuttosto il disagio nasce da esempi negativi in cui siamo costretti ad  imbatterci e che spesso siamo costretti a mal tollerale; situazioni che ci sbattono crudelmente in faccia come la politica possa costituire fonte di guadagno per taluni e non  un esercizio di partecipazione e democrazia gratuita.

 

Insomma siamo stanchi della politica da “cerchio magico” ancor più di essere considerati degli alza mano.

Perché, purtroppo, è questa la logica politica a cui avrebbero voluto condannarci nel nostro circolo cittadino.

Giovani con la schiena dritta che non appena si sottraggono a logiche di potere, imposte dalla nostra dirigenza, vengono additati come venduti.

 

Non un valore aggiunto ma terra di conquista per qualcuno.

 

Ed è proprio a questa presa di posizione che ci siamo sottratti, a quella logica malsana del “do ut des” che mal si lega con la nostra generazione, con i nostri ideali e con la nostra idea di politica.

 

Per questo siamo seriamente indignati! Ed il silenzio assordante che ci circonda ci irrita.

 

Ed è vero che la strumentalizzazione è sempre dietro l’angolo, come la volontà di tenere questa comunità estranea nell’assumere decisioni che vengono sempre più spesso prese in studi privati, o come la volontà di confinarla come argenteria buona in una credenza per sfoderarla nei momenti migliori (le campagne elettorali ad esempio).

 

Ma noi siamo, per così dire, indisciplinati rumorosi e fastidiosi, intransigenti e radicali.Con noi stessi prima che con gli altri.

 

Siamo quelli che, contrariamente a come, qualche dirigente si è affrettato ad affermare, “non si vendono per un piatto di lenticchie”. Amiamo il nostro partito e non ci sottraiamo alle sfide, non scappiamo dagli impegni.

 

Siamo la generazione che ha costituito la giovanile in questo Partito, che ha costruito un patto con i propri elettori e che ha intenzione di mantenerlo.

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