Molfetta - Spinti dallo spirito di distruzione dell'istruzione pubblica a vantaggio di quella privata che anima un governo di banchieri come quello "tecnico" del professor Monti e gli atti legislativi da questo promossi, il membro del collettivo "Student* Molfettesi in Lotta" chiamano alla mobilitazione, al fine di difendere uno degli ultimi baluardi della nostra martoriata democrazia, la scuola pubblica. "Il ministro Profumo e la deputata Aprea - affermano i rappresentanti del collettivo - sono solo gli ultimi di una lunga serie di ministri e parlamentari che, lungi dal guardare al benessere della nazione e della popolazione, privilegiano le istituzioni e gli interessi che raprresentano a Montecitorio, quelli dei poteri forti, del mondo dell'alta finanza e della grande industria".
Molfetta – Spinti dallo spirito di distruzione dell’istruzione pubblica a vantaggio di quella privata che anima un governo di banchieri come quello “tecnico” del professor Monti e gli atti legislativi da questo promossi, il membro del collettivo “Student* Molfettesi in Lotta” chiamano alla mobilitazione, al fine di difendere uno degli ultimi baluardi della nostra martoriata democrazia, la scuola pubblica. “Il ministro Profumo e la deputata Aprea – affermano i rappresentanti del collettivo – sono solo gli ultimi di una lunga serie di ministri e parlamentari che, lungi dal guardare al benessere della nazione e della popolazione, privilegiano le istituzioni e gli interessi che raprresentano a Montecitorio, quelli dei poteri forti, del mondo dell’alta finanza e della grande industria”.
Venerdì 26 gli “Student* Molfettesi in Lotta” sono stati presenti con un presidio in Corso Umberto perché anche qui a Molfetta viviamo ogni giorno la pochezza e la scarsità di un diritto allo studio che è poco e male coniugato dal livello nazionale al livello cittadino.
La serata è stata allietata dai giovanissimi gruppi “The Pier” e “La Cerniera”, che con la loro musica hanno dato brio ad una situazione poco felice per noi studenti.
Durante la serata gli “Student* Molfettesi in Lotta” hanno ribadito la loro più ferma contrarietà al decreto Aprea, all’entrata dei privati all’interno delle scuole, all’Invalsi come sistema di valutazione, alla possibile soppressione di assemblee e rappresentanze studentesche.
Inoltre hanno espresso dissenso rispetto alle politiche economiche del nostro paese, che pensa a finanziare guerre, salvare banche, ma non si cura di chi arriva con difficoltà estrema alla fine del mese, privatizzando i servizi pubblici e tagliando con l’accetta i diritti sul posto di lavoro.
È stato dato alla campagna il titolo “Difendiamo-la scuola pubblica” scopiazzando un coro che un po’ tutte le tifoserie sportive organizzate dello stivale intonano nei momenti di difficoltà, vedi salvezze di categoria compromesse o difficili da conquistare. Fuor di metafora, è esattamente questa la situazione che gli studenti medi ed universitari si troviamo a vivere quotidianamente.
“L’istruzione pubblica – concludono gli studenti – porta sulle sue spalle decenni di tagli indiscriminati al futuro dell’Italia, riuscendo nell’impresa di non essere più in grado di esprimere spesso e volentieri un ricambio generazionale, sia a livello intelettuale e di spirito critico, vittime come si è della società dell’immagine, che di militanza e pensiero politico e protagonismo nella società civile”.